A volte, per risparmiare sui costi di stampa, sei quasi tentato…tentato di sostituire i toner originali (costosi, di rapida consumazione) con inchiostri compatibili. Costano meno, la resa è la stessa.
O almeno così ti sembra.
Ma il risparmio è reale? Scopriamolo insieme.
Toner e cartucce compatibili: come distinguere la verità dalle bugie
I toner e le cartucce non originali vengono spesso considerati la soluzione ideale per ridurre i costi di stampa. Perfettamente affidabili, al pari degli originali, i toner compatibili sono praticamente un affare: perché pagare di più, se si può avere la medesima resa, spendendo la metà?
Beh, perché i toner compatibili non hanno la medesima resa degli originali.
Secondo un sondaggio effettuato dal Photizo Group, il 45% delle aziende che utilizzano toner (e cartucce) non originali HP hanno riscontrato numerosi problemi: cartucce guaste, inutilizzabili, vuote (o semivuote, già dal primo utilizzo), che perdono inchiostro o si esauriscono prima del previsto.
E’ stato altresì sostenuto che i toner compatibili hanno la medesima resa degli originali, sia in termini di qualità che quantità di stampa.
I fatti dimostrano il contrario.
Le analisi effettuate dal Photizo Group hanno rilevato una differenza notevole, in termini di qualità di stampa, tra toner originali e compatibili. Quasi il 50% delle pagine analizzate (prodotte da toner compatibili) è risultata parzialmente o totalmente utilizzabile, soprattutto per via della resa cromatica insufficiente e della perdita di inchiostro, in grado non solo di rendere illeggibile il documento, ma anche di macchiare mani e vestiti.
E’ piuttosto evidente come tale risultato influisca direttamente sui costi di stampa: copie inutilizzabili necessitano inevitabilmente di ristampa, con notevoli conseguenze in termini di tempo e denaro (per non parlare della frustrazione che deriva dall’urgenza di dover rimandare in stampa i documenti, magari di fronte a clienti importanti o in evidente ritardo rispetto a quanto richiesto dalla situazione). Al contrario, i toner originali garantiscono prestazioni sempre efficaci, sia in caso di stampa a colori che in bianco e nero.
La quantità di stampa è un altro mito da sfatare. La resa in termini di pagine dei toner (e cartucce) non originali non è la medesima degli inchiostri originali. A determinare il numero medio di stampe per toner, infatti, non è il caso, bensì la presenza di certificazioni ufficiali (ISO/IEC 19752 e 19798), aventi come scopo quello di garantire le dichiarazioni delle aziende produttrici. I fornitori di cartucce non originali, molto spesso, non utilizzano standard oggettivi ISO, di conseguenza non sono in grado di garantire le proprie misurazioni di resa in termini di numero di pagine, soprattutto se confrontate con il numero di pagine prodotto dai toner originali.
A ciò si aggiunge un’ulteriore considerazione: mandare in ristampa documenti non utilizzabili (come abbiamo visto, un rischio molto comune per chi utilizza toner e cartucce compatibili) rischia di compromettere la resa finale in termini di pagine. Dovendo stampare più volte, il toner si esaurisce certamente più in fretta!
Beh, magari i toner compatibili obbligano a qualche stampa in più, ma almeno sono economici e convenienti.
Anche questo è sbagliato.
I costi di stampa non vanno misurati esclusivamente in termini di costo vivo del toner, bensì in termini di resa finale sul lungo periodo.
La resa dei toner e delle cartucce compatibili, se confrontata con quella degli inchiostri originali nel corso di un anno intero (per fare un esempio), può arrivare a costare anche più del doppio.
Toner e cartucce compatibili hanno un costo inferiore, ma si consumano più in fretta, per via della quantità di stampe inutilizzabili e della necessità di stampa, che inevitabilmente si traduce in una notevole perdita di tempo (e di immagine, a seconda della circostanza in cui interviene il problema). I toner originali, è vero, hanno un costo più elevato, ma producono copie immediatamente utilizzabili sin da subito, quindi di fatto stampano di più (e meglio), senza compromettere la sicurezza della stampante.
I prodotti non originali rischiano inoltre, soprattutto sul lungo periodo, di danneggiare la stampante. Anche questo è un costo: un prezzo molto alto da pagare, quando l’intento originario era di risparmiare il più possibile.
Un altro mito da sfatare, in caso di acquisto di toner non originali, infatti, è l’assenza di rischi per il dispositivo di stampa.
Purtroppo, non è così.
Al contrario, l’utilizzo di toner e cartucce compatibili rappresenta una grave minaccia per il proprio dispositivo, che oltre a rischiare di bloccarsi durante la stampa, può subire un guasto, richiedendo un intervento di pulizia o riparazione (con costi anche molto elevati).
Non bisogna infine dimenticare che i toner originali sono proprietari, realizzati cioè dai produttori per uno specifico modello di stampante: la loro formulazione è esclusiva e pensata per garantire qualità costante e massimo della resa. I produttori di toner non originali non sono in grado di riprodurre (e garantire) la medesima tecnologia.
L’obiettivo di questi dati è indurre a riflettere sulle differenze esistenti tra toner (e cartucce) originali e compatibili, valutando costi e benefici di ogni scelta.
Risparmiare sui costi di stampa è possibile: occorre però tagliare i costi su ciò che effettivamente compromette l’efficienza aziendale, senza perdere di vista la qualità delle prestazioni sul lungo periodo.
Se vuoi controllare i tuoi costi di stampa in ufficio (senza mettere a rischio le tue stampanti), contatta subito gli esperti Unoprint.